Le dahlie sono fiori mozzafiato. Fioriscono per mesi e fanno scena ovunque si trovano, questo sia sulla pianta, che come fiore reciso in casa, in mazzi da sposa, in composizioni… è perfetta per qualsiasi evento.
Origine
La dalia è un fiore nativo dal Messico e la si può trovare in forma selvatica in quasi tutto il paese. Si pensa che furono i toltechi, un popolo preispanico che dominò il Messico tra i secoli X e XII, a trasferire il fiore al centro e Sudamerica.
Questa pianta, chiamata dalia in onore di Andreas Dahl, scienziato e ambientalista svedese, fu introdotta in Europa dagli spagnoli 200 anni fa, con la speranza di utilizzare le loro radici carnosi con scopi alimentari, come facevano gli aztechi, anche se in realtà la pianta non fu mai utilizzata per questo fine.
Le prime dalie introdotte in Europa furono le Dahlia pinnata, la Dahlia rosea e la Dahlia coccinea. Le prime dalie a crescere in Europa, furono piante a fiore singolo, però non passò molto tempo prima che i coltivatori si rendessero conto che la dahlia è in realtà un ibrido naturale, e se cresciuto dal seme può cambiare la loro forma e colore. Grazie a questo oggi abbiamo una gran gamma di dalie che offrono qualcosa da piacere a tutti.
I primi cultivar furono la Dahlia ‘Fancy’ e la Dahlia ‘Show’. La dahlia ‘show’ produce fiori di un solo colore a forma di pala, mente le ‘fancy’ erano multicolorate. A queste due varietà seguirono, nel 1829 la prima Dahlia a forma di Anemone per poi, nel 1850 arrivare alla prima Dahlia pompon.
La dahlia a collaretto, l’ultimo tipo di dahlia a svilupparsi ha come origine il giardino botanico di Lyon, in Francia alla fine dell’ XIX secolo.
Morfologia
Attualmente esistono dei cultivar a diverse forme, e molto simili ad altri fiori, come la nymphaea, la peonia, l’orchidea, il crisantemo oppure l’anemone. Tutte con le forme principali, cioè la decorativa, con petali larghi e piatti; i tipi a cactus e semi-cactus, con petali rotolati e appuntiti; e le forme a pallina, con fiori globulari.
Botanicamente il genere Dahlia appartiene alla famiglia delle Asteraceae, anche se, nel anno 1803 per errore, l’è stato dato il genere “Georgina”, ed è ancora conosciuta per questo nome in alcuni paesi.
Esistono più di 40 specie riconosciute. Dopo due secoli di coltivazione, l’ibridazione e selezione hanno fatto da la dahlia una delle specie decorative che offrono la maggior varietà di forme, dimensione e colore.
Le dahlie si possono trovare in qualsiasi colore, eccetto il tanto ricercato azzurro, che però viene facilmente sostituito da una vasta varietà di viola e malva. I ranghi di dimensioni va dal più piccolo come le dahlie nane o lilliput, fino ai giganti che possono arrivare a più di 30cm di diametro portati da steli massicci.
La dalia è una pianta erbacea perenne con radici carnose anche chiamate tubercoli. Questa pianta, di ramificazione non ordinata, segue i raggi solari e forma un cespuglio fitto con un gran numero di foglie.
L’infiorescenza, che sembra un fiore unico è in realtà a capolino, ovvero è formata da piccoli fiori disposti su un ricettacolo piano.
La specie e riconoscente da foglie grandi, piccioli alati e scanalati. Le 5 brattee sono verdi innalzati o curvati all’indietro, gli steli sono ramificati, striati, lisci e scanalati e possono arrivare al 1,8 m di altezza.
Cura del fiore reciso
Le dalie sono fiore bellissime in vaso. Come con quasi tutti i fiori si raccomanda raccoglierli presto alla mattina e metterli in un secchio con acqua fresca. Togliere le foglie che possono essere in contatto con l’acqua per evitare lo sviluppo batterico e metterle in un vaso pulito con conservante per i fiori. Metterli in un posto fresco lontano da fonti di etilene e correnti d’aria e ripetere il processo ogni 2 o 3 giorni.
Se ben curate i fiori dovrebbero durare più di una settimana.
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